PROPOSTA DI METODOLOGIA NEL GIOCO DEL CALCIO
L’ipotesi dell’attività, che utilizza ed ha per base le esperienze dei tecnici che hanno lavorato nell’ambito delle categorie della scuola calcio, parte dalla considerazione che, sollecitando I’intervento di specifici meccanismi neurofisiologici attraverso un’adeguata metodologia, con metodi didattici e mezzi di allenamento specifici, si possa dilatare la capacità di attenzione e concentrazione con benefici effetti sulla capacità di apprendimento.
Accanto a questa considerazione iniziale un correlato importante in questa sperimentazione, per la ricerca di miglioramento tecnico, motorio fisico e relazionale, riguarda I’aspetto motivazionale, sollecitato attraverso una somma di input stimolanti e gratificanti per gli allievi della Scuola Calcio. Questo ha portato alla ricerca di una forma di attività pratica sul campo che incidesse positivamente sugli aspetti sopra citati. L’ipotesi iniziale verrà verificata attraverso un’analisi degli obiettivi intermedi e finali raggiunti oltre ad una valutazione “in itinere” di tipo oggettivo e soggettivo relativa all’aspetto attentivo, cognitivo e tecnico-tattico.
Nel dettaglio I’attività è stata progettata a moduli: o metodologicamente, attraverso un’applicazione dei mezzi di allenamento, utilizzando sedute di allenamento ad elevato lavoro situazionale con carico tecnico coordinativo, tattico e fisico progressivo, suddivise in tre fasi dove la fase centrale veniva effettuata con una caratteristica impostazione a stazioni contrapposte che prevede la ricerca e la successiva trasformazione in situazione degli obiettivi tecnici, motori, tattici, fisici e relazionali della stessa lezione. Questo attraverso un’alternanza e un passaggio da situazioni stabili prevalentemente tecniche (senza avversario o avversario semi-attivo) a situazioni flessibili e dinamiche (con avversario) o didatticamente, attraverso I’utilizzazione di un metodo prevalentemente induttivo, per sollecitare lo sviluppo del “Pensiero Tattico“, utilizzando uno stile di insegnamento adeguato e correlato con tale metodo.
Lo scopo di questa attività sperimentale è legata alla necessità di realizzare una attività motoria che tenga conto delle esigenze fisico/motorie, psicologiche e relazionali proprie dell’età, che consenta il raggiungimento di ”maestria motoria” e sicurezza di se, abilità sportiva e capacità sociale, padronanza del proprio corpo.
L’attività proposta utilizza il calcio come strumento per la crescita globale dei ragazzi, ponendo I’attenzione sia sull’aspetto coordinativo riguardante le condotte motorie primarie (correre, saltare, lanciare, ecc.) che quelle secondarie già più specifiche della disciplina tecnica.
Le proposte didattiche si articoleranno in lezioni dove viene privilegiato il lavoro simultaneo per aumentare al massimo il tempo di attività e diminuire i tempi morti (circuito a stazioni). Inoltre in ogni contenuto della lezione verranno inserite le ”Varianti”, che sono un mezzo metodologico molto importante che I’istruttore ha per poter adattare I’attività del gruppo alla situazione oggettiva (più facile – più difficile), variando lo spazio utilizzato, le distanze, i percorsi, le modalità di esecuzione, il numero e i compiti dei giocatori, il numero e il tipo dei materiali, il modo di fornire informazioni (segnali visivi, acustici, ecc.).
Infine nella programmazione annuale delle attività sono previsti momenti di verifica soggettiva (osservazione sistematica) e oggettiva, sia formativa che sommativi.