ESCLUSIVA CP – Umberto Zapelloni: “il Milan che può centrare l’obiettivo della qualificazione in Champions League”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Umberto Zapelloni – tifoso milanista e, oggi, giornalista/opinionista, è considerato un punto di riferimento sportivo, umano e professionale
Presentata da Mattia Dalmazio, ecco l’intervista che ci ha concesso il giornalista Zapelloni, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
MD: Cosa ne pensa del mercato del Milan?
UZ: È stato ottimo perché è un mercato importato per avere risultati subito, non come è stato in passato dove si è svolto un mercato futuristico. Il Milan ha comprato calciatori che ricoprono zone del campo dove spesso ci sono stati degli assenti”
MD: C’è chi dice Ibra, chi Calhanoglu , chi Kessie e altri Donnarumma; secondo lei in questo Milan c’è un giocatore imprescindibile ?
UZ: Il Milan è riuscito a sopperire alle assenze di Ibrahimovic e Kessie e in fin dei conti anche quella di Tonali, il giocatore in cui il Milan non ha trovato un alternativa è Cahalanoglu perché accende la luce e ispira. Non si può giocare a lungo senza Ibrahimovic perché lo svedese in certe partite è determinate ma lo è soprattutto nello spogliatoio nel caricare i compagni. Kessie e Donnarumma stanno facendo una stagione straordinaria, ma se devo scegliere uno scelgo Cahalanoglu perché con questi quattro calciatori il Milan vale 10,senza questi quattro il Milan vale 6”
MD: Si aspettava un campionato del genere da parte di mister Pioli? Circa un anno fa lo si dava già fuori dal Milan 2020 – 2021 , mentre ora guida un Milan primo in classifica
UZ: Mi aspettavo un campionato del genere da Pioli soprattutto per quello che è capitato nella seconda parte della stagione scorsa, è un Milan che ha dato qualità e si diverte e il merito è sicuramente di Pioli, della società che ha fatto una buona campagna acquisti e di Ibrahimovic che ha dato fiducia a tutti gli altri. Mi sembra un Milan in cui sono cresciuti tutti i giocatori, soltanto Tonali è ancora da scoprire. Bisogna vedere quanto il Milan durerà davanti ma sicuramente è un Milan che può centrare l’obiettivo della qualificazione in Champions League e poi restare più a lungo possibile a rompere le scatole a Inter e Juventus che mi sembrano comunque più strutturate dal punto di vista della lunghezza della rosa per puntare allo scudetto”
MD: Parlando di Europa League, che ne pensa dell’esclusione del norvegese Hauge dalla lista UEFA?
UZ: Mi ha sorpreso perché Hauge ha fatto delle belle prestazioni però evidentemente Pioli ha altri piani anche per lui, mi piego alla decisione del tecnico che conosce la sua rosa molto meglio della nostra e fino ad adesso Pioli ha fatto scelte azzeccate”
MD: Sulla fascia sinistra secondo lei chi deve essere il titolare, Leao o Rebic?
UZ: A me piace molto Leao perché ha una grandissima capacità di crescere ed ha un grande futuro davanti. Io vedo in Rebic una capacità nel cambiare ritmo alla gara e quindi intervenire a partita già iniziata per cambiare un po il ritmo della partita può essere decisivo”
MD: Se lo sarebbe mai aspettato Ibrahimovic così decisivo e determinante anche a 39 anni?
UZ: “Io ho sempre dichiarato che il Milan doveva vendere Ibrahimovic e quindi ero convinto del suo apporto, forse ne ero più convinto dal punto di vista della fiducia nei compagni e mi ha sorpreso la sua continuità in campo e a parte la sceneggiata del derby Ibrahimovic ha fatto cose straordinarie e continua a fare cose straordinarie. La sua integrità fisica a 39 anni è un esempio per tutti ma soprattutto la sua voglia che sta trasformando la squadra è qualcosa di veramente prezioso e impagabile”
MD: Si aspettava che Maldini potesse svolgere in maniera così determinante un ruolo importante come quello da dirigente?
UZ: La conoscenza di Maldini è unica, aveva bisogno solo di assestarsi e di capire il nuovo ruolo. All’inizio sembrava non volerlo fare, si è applicato e oggi i risultati sono li a dimostrare che Maldini sta facendo anche questo ruolo come quello che occupava in campo sulla fascia sinistra con la fascia da capitano. Sta diventando un dirigente importante che spero possa segnare il futuro del Milan”
MD: Per concludere, qual’è il giocatore del Milan che in questo inizio di stagione l’ha stupita di più?
UZ: Se devo farti un nome faccio il nome di Davide Calabria perché sicuramente è il giocatore che tra la stagione scorsa e l’inizio di questa stagione, mi ha sorpreso di più. Sta giocando benissimo in fase di copertura e anche in fase propositiva ed ha trovato anche il goal ma anche le volte in cui è stato chiamato a giocare a centrocampo ha fatto del suo. Non so se sia l’assenza del pubblico ma sicuramente Calabria è un giocatore trasformato che meriterebbe di essere convocato da Mancini nella nazionale”
MD: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata