ESCLUSIVA CP – Antonio Paolino: “chi è titolare merita di esserlo”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Antonio Paolino – tifoso juventino e, oggi, giornalista/opinionista, è considerato un punto di riferimento sportivo, umano e professionale
Presentata da Mattia Dalmazio, ecco l’intervista che ci ha concesso il giornalista Paolino, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
MD: Buongiorno Antonio, grazie per aver accettato il nostro invito è per essere qui con noi oggi. Debuttiamo in questa intervista con una domanda sulla sua squadra del cuore che segue anche professionalmente…come commenta, sin qui, il cammino stagionale della Juventus di Pirlo?
AP: I giudizi sono spesso condizionati dai risultati. La Juve ha vinto la Supercoppa e conquistato la finale di Coppa Italia. Si é complicata da sola la strada in Champions, ma resta con l’Inter la squadra più attrezzata per la conquista dello Scudetto. E allora si merita un voto positivo, con un meno davanti, per quelle troppe partite in cui ha sprecato l’occasione per accrescere l’autostima e nascondere qualche difetto strutturale.
MD: Il grande dilemma della Juventus in campo europeo è tuttavia, in assoluto, la Champions League…
AP: La partita con il Porto, così come col Lione e l’anno prima con l’Ajax ci riportano crudelmente con i piedi per terra. E ci ribadisce il principio che anche solo un piccolo errore in Europa lo paghi a caro prezzo. A Berlino e Cardiff le avversarie si chiamavano Barcellona e Real. Le migliori in quegli anni. Quella di oggi è invece una Juve strutturata diversamente. Pesantemente sbilanciata su Ronaldo e meno su chi dovrebbe creare gioco.
MD: Per quanto riguarda i portieri invece? Qual è il suo giudizio sulla stagione, sin qui, tanto di Buffon, quanto di Szczęsny?
AP: Chi é titolare merita di esserlo. La Juve ha sempre avuto grande fiuto con gli estremi difensori.
MD: Quali sono le sue previsioni in ottica corsa scudetto?
AP: Dall’inizio della stagione non ho mai creduto nel Milan. Così come invece ho dato per favorite Juve e Inter. E credo che lo scontro diretto alla penultima giornata potrà risultare decisivo.
MD: Si aspettava qualcosa dalla Juventus invece dal mercato di gennaio?
AP: Mi aspettavo un mercato diverso a fine campionato scorso. Con un quarto attaccante da subito e un centrocampista in più per rendere più competitivo il reparto.
MD: Quale pensi sia il limite per definire positiva la stagione della Juve?
AP: Credo che la critica, in Italia, non tenga in considerazione la volontà del Club di voler gettare le basi per il futuro.
MD: Come giudica la quadratura del centrocampo che sembra aver trovato Pirlo? Il tecnico bianconero ha spesso messo in evidenza, inoltre, di non disporre di un regista di ruolo.
AP: Il centrocampo é l’anello debole della squadra messa a disposizione del nuovo – e inesperto – allenatore.
MD: Per concludere, un giocatore sotto esame in bianconero è Paulo Dybala: dal suo punto di vista come andrà a finire la “telenovela” legata al suo rinnovo?
AP: Dybala sente troppo il peso del confronto. E gli infortuni di quest’anno non lo stanno aiutando. La Juve non può permettersi di perderlo. Ma è chiaro che non lo può svendere. E soprattutto non lo può accontentare nelle sue richieste. Ecco perché giugno è un mese da dentro o fuori. Per lui o qualche suo compagno eccellente.
MD: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata