ESCLUSIVA CP – Giuseppe Neri: “mi sento di essere un allenatore aperto e mi piace lavorare nei dettagli e soprattutto in campo”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Giuseppe Neri – allenatore dilettante, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Neri, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Giuseppe Neri. Grazie per essere qui! Buon giorno Giuseppe, iniziamo questa intervista presentandoti in breve ai nostri lettori.
GN: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Giuseppe Neri nasce ad Agrigento nel 1973. La mia città natale è Porto Empedocle “un paesino che affaccia sul Mar Mediterraneo”. Piccola parentesi, nomino uno scrittore famoso nato a Porto Empedocle, Andrea Camilleri, che per me rappresenta e ricorda il mio papà che oggi non c’è più!
NB: Le esperienze che hai vissuto in passato da allenatore?
GN: Calcisticamente cresco nella società del mio paese, l’Empedoclina. Tra gli anni 89 e 92 milito nel Campionato di Eccellenza Siciliana. Dopo la trafila delle giovanili, sono passato nella prima squadra ed ho giocato due campionati di Eccellenza. Porto con me dei bellissimi ricordi di quegli anni e pur essendo giovanissimo ho avuto la fortuna di stare in un gruppo di giocatori importanti come: “Ernesto Russello, mediano di carattere e qualità, oggi DS della squadra Nissa”. Poi sono andato fuori regione per lavoro, e dal 94 in Calabria ho girato parecchie squadre tra Promozione e Prima Categoria: Sambiase, Amantea, Vibona, Tiriolo, Colosimi, Decollatura, Capizzaglie. Termino la mia carriera da calciatore dilettante nel Martirano Lombardo a 40 anni! Nel mio percorso di calciatore ho vinto tre Campionati di Prima Categoria (Castiglione Mare – Amantea e Tirolo) e due Coppe Calabria. Nel 2013 purtroppo dalle lotte calcistiche sono passato a quelle mediche visto che un tumore, un sarcoma, aveva deciso di sfidarmi.
Supero questo brutto momento ed abbandono il calcio giocato.
A un caro amico, a lui devo l’inizio dell’avventura come allenatore. Morabito Gennaro allora dirigente, della PromoSport mi propone di fare parte del settore giovanile e di allenare gli esordienti. Nello stesso anno alleno gli esordienti e prendo il Patentino UEFA B a Catanzaro. L’anno successivo mi viene proposta, sempre dallo stesso dirigente, la panchina della Juniores regionale del Sambiase e il ruolo di allenatore in secondo della prima squadra. È stata per me una grandissima esperienza perché per quattro anni ho avuto la fortuna di allenare una Juniores formata da ragazzi forti e di collaborare in prima squadra con allenatori di livello e che avevano vinto già tanto come: mister Rosati, Morelli, Petrucci, Saladino e Fanello.
Con la Juniores abbiamo raggiunto risultati eccezionali e sono contento di essere riuscito a formare tanti ragazzi che hanno poi fatto il passaggio nella prima squadra. La mia prima esperienza in una prima squadra è stata col Real Mortilla, seconda categoria girone C, una squadra totalmente nuova e riusciamo ad approdare in prima categoria. Poi Città di Lamezia e Sambiase in prima categoria e San Mango dove lo scorso anno abbiamo vinto il campionato di seconda ed approdato per la prima volta nella storia di questo club in prima categoria.
NB: Veniamo al campo. Quali sono i principi del tuo modello di gioco?
GN: Mi sento di essere un allenatore aperto e mi piace lavorare nei dettagli e soprattutto in campo. Ho sempre preferito la difesa a quattro e da lì in su ho lavorato col 1-4-3-3 o 1-4-2-3-1, in base poi alle necessità della partita o della squadra avversaria. Poi se dovevo tentare il tutto per tutto adottavo la difesa a tre per portare in avanti attaccanti in più.
NB: Da allenatore c’è una partita che ricorda con piacere?
GN: La settimana prima della partita con il Sant’Agata, vista l’assenza di mister Marra per i problemi che oramai erano conosciuti all’interno dello spogliatoio, è stata da me diretta con la collaborazione di quello che era rimasto dello staff tecnico. L’ultima partita dell’FC Lamezia è stata da me condotta ed abbiamo vinto 4 a 1 contro una forte squadra. È stata per me una bella consolazione, la sera dopo l’incontro la società decise però di ritirare la squadra dal torneo.
NB: È stato vice di mister Vanzetto all’ FC Lamezia Terme. Quanto è stato importante lavorare al suo fianco in Serie D?
GN: Nell’estate del 2023 il DS Maglia mi propone ed accetto il ruolo di allenatore in seconda dell’FC Lamezia, squadra che militava nella serie D Girone I. L’allenatore in prima è Vanzetto Leonardo che già conoscevo. Un vero professionista! A prescindere dalla categoria e dalla società che aveva obbiettivi importanti, ho avuto veramente la fortuna di lavorare con uno staff di livello altissimo. Mister Vanzetto è un allenatore preparatissimo e che soprattutto mette le sue idee in campo e lavora in maniera maniacale e nei dettagli “tutto è un dettaglio da non sottovalutare”. Lui coinvolgeva tantissimo lo staff nel progetto e lo staff grazie a lui era in armonia e si lavorare in sintonia. Il DS Maglia aveva allestito una squadra forte fatta di giocatori di categoria superiore, ma le cose non sono andate benissimo, anche perché, per delle questioni interne alla società e delle dinamiche sportive della città, si doveva vincere per forza e subito. Troppa la pressione che non ci ha permesso di lavorare con serenità. Dopo appena sei partite avviene l’esonero di Mister Vanzetto e l’arrivo di Mister Marra. Quando vivi il calcio in maniera intensa, raggiungendo un’intesa altissima con l’allenatore è un brutto momento l’esonero e devo dire che mi è dispiaciuto tantissimo. Con Mister Marra siamo dovuti ripartire da zero in tutto in una situazione difficile sia per lui che per tutti. Anche con lui ho da subito instaurato un rapporto di collaborazione e intesa.
Credo sia fondamentale in uno staff di lavoro la collaborazione e soprattutto l’intesa anche perché è necessario trasferire ai calciatori le idee dell’allenatore. Purtroppo anche con Mister Marra la situazione non è cambiata, ed oltre ai problemi del campo si sono aggiunti i problemi societari. Risultati altalenanti hanno portato la società alla decisione di abbandonare il campionato. Nella mia storia calcistica sia da giocatore che quella breve di allenatore non mi è mai successa una cosa del genere e devo dire che è stata una decisione che ci ha toccato a tutti sia staff che giocatori.
NB: Attualmente siedi sulla panchina del San Mango, su cosa lavorate maggiormente in settimana?
GN: Dopo l’esperienza con L’FC Lamezia siamo stati svincolati. Da subito ho avuto la possibilità di ritornare all’FC San Mango “da me allenata nella stagione 2022/23 con la vittoria finale del campionato di seconda categoria”. Trovarsi dalla mattina alla sera da una serie D ad un campionato di Prima Categoria non è stato per me facile anche perché passi dal professionismo al dilettantismo puro. È cambiato tutto, sia nella metodologia dell’allenamento, sia per il rapporto con i giocatori. L’esperienza con l’FC Lamezia mi ha migliorato tantissimo come uomo e professionista.
NB: In questa esperienza, come ti stai rapportando con i ragazzi?
GN: Non è stato difficile rapportarmi con i miei ragazzi anche se sono subentrato. Avevo la giusta conoscenza sia dell’ambiente che di molti ragazzi con cui avevo lavorato nella stagione precedente. Penso che la categoria non ti permette tante volte di alzare troppo i toni, ma devi essere bravo a dosare bastone e carota.
NB: Capitolo allenatori: in quali si rivede e su chi punterebbe tra gli emergenti?
GN: Ho lavorato con parecchi allenatori che comunque hanno fatto bene nel massimo campionato regionale. Non sono presuntuoso, e quindi mi piace ricordare e “rubare” un po’ da tutti per poi inserire nelle mie idee calcistiche. E’ molto importante come ti rapporti con i giocatori e come riesci a mantenere il gruppo. Tra gli allenatori con cui ho lavorato punto sul “Vanzo” perché ha una cura maniacale nei dettagli ed è un grandissimo lavoratore che è in continuo aggiornamento.
NB: Obiettivi per il futuro?
GN: Rivivere l’esperienza della serie D o qualche gradino sopra. Non mi dispiacerebbe rivivere l’esperienza di secondo, anche perché, il mio carattere mi aiuta tantissimo a creare un rapporto di collaborazione con il tecnico, lo staff ed i giocatori. Naturalmente da allenatore cerco di puntare più in alto possibile e gradualmente.
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
GN: Conosco CalcioPanchina e Niccolò Brancati. Con lui ho avuto il piacere di condividere l’esperienza nell’FC Lamezia lavorandoci assieme. Lo considero un Match Analyst preparato ed attento ai dettagli, veramente bravo. Il sito è fatto veramente bene. Oltre a far conoscere il lavoro svolto da tantissimi addetti ai lavori fornisce materiale di studio interessante.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
GN: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
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