ESCLUSIVA CP – Federica Castoldi: “i bambini sono un dono meraviglioso e possono insegnarci tanto a noi adulti”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Federica Castoldi – allenatore giovanile, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Castoldi, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Federica Castoldi. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentando ai nostri lettori, chi è Federica Castoldi?
FC: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Federica Castoldi è una ragazza di 31 anni che vive a Monza e svolge il ruolo di educatrice presso un asilo nido. Nel mio tempo libero sono una istruttrice presso la società calcistica Concorezzese occupandomi della categoria Primi Calci “anno 2015”.
NB: Quando e come è iniziato il tuo lavoro da allenatore? Perché?
FC: Ho iniziato ad allenare circa dieci anni fa, quasi per caso! Mi trovavo presso la società Gerardiana Calcio (Monza) a giocare con due bambini di cui ero la babysitter. Un allenatore della scuola calcio di quei tempi mi fece un complimento dicendomi: “che bel mancino, vuoi darmi una mano?” Inizialmente pensavo fosse ironico, ma, il giorno dopo inizia il mio fantastico percorso. La mia passione verso il calcio nasce grazie al mio papà che mi ha fatto innamorare di questo meraviglioso sport giorno dopo giorno.
NB: Quali sono gli aspetti negativi e positivi del tuo lavoro? Il rapporto con i genitori?
FC: Lavoro nel mondo dell’infanzia è lo praticato a 360°. La definisco una passione e un impegno che mi riempie il cuore giorno dopo giorno di soddisfazione. I bambini sono un dono meraviglioso e possono insegnarci tanto a noi adulti. Spesso nel nostro lavoro dimentichiamo di avere per le mani un grande tesoro che sta a noi saperlo coltivare al meglio. Il mio lavoro mi impegna molto tempo, però non lo cambierei per nessun motivo al mondo, perchè quello che ricevo vale ogni attimo e sforzo.
Il rapporto con i genitori cerco sempre di mantenerlo con un dialogo aperto sul punto di vista umano. Se hanno bisogno di qualche parola sono sempre disponibile nei limiti dell’educazione e del rispetto.
NB: Un allenatore che comportamento deve assumere nei confronti dei ragazzi?
FC: Ho un solo credo. Il rinforzo positivo sempre e comunque!. I bambini hanno bisogno di quella carica sana che possa permettergli di affrontare le sfide che ci pone la vita, sia dentro che fuori dal campo, in maniera serena e costruttiva senza alcuna pressione. Ho sempre lasciato molta autonomia nelle scelte, voglio che sbaglino senza far loro pesare questa cosa, e poi guidarli a capire dove potevano fare meglio.
Sono sempre positiva per potergli permettere di costruire una loro personalità. Chi allena le “piccole” categorie deve avere tanta pazienza e passione dentro sè.
NB: Quanto è importante l’affiatamento tra i ragazzi in questo sport?
FC: Il primo aspetto su cui lavoro è senz’altro il gruppo. L’ambiente e il clima dello spogliatoio sono molto importanti per me! Penso che lavorando bene sulla coesione e affetto tra bambini abbiamo già vinto. Insegnare ad aiutarsi tra di loro e a spalleggiarsi in ogni momento è importante. Ogni tanto mi piace organizzare con loro dei momenti di merenda o cena al di fuori del campo. Questo aiuta molto! La diversità esiste ed è una risorsa, ognuno di loro può insegnare all’altro qualcosa.
NB: Passiamo al lato tecnico e da campo. Ci strutturi in breve una tua seduta di allenamento settimanale?
FC: Sono un’ amante dell’ 1 vs 1 e amo i duelli. Sono convinta che a questa età il bambino non debba avere timore di affrontare l’avversario. La parte centrale del mio allenamento la indirizzo sempre su questi concetti con esercizi specifici che possono avere più varianti all’interno. La parte iniziale solitamente la strutturo con piccole staffette che al proprio interno hanno dei percorsi che toccano l’aspetto tecnico- motorio “capriole, saltelli, slalom” . Lavoro il più possibile con la palla al piede, tenendoli sempre sul pezzo ed evidenziando loro la cura per il gesto tecnico. La parte finale è sempre riservata alla partitella con degli obiettivi ben definiti che variano di mese in mese.
NB: Obiettivi per il tuo futuro?
FC: Vengo da un cambio di società dopo 10 anni e devo dire che è stata la scelta migliore per me stessa. Grazie a questo passo sto crescendo e facendo esperienze che prima non ho avuto possibilità di fare. L’obiettivo è quello di rimanere nel mondo dei pulcini. Ti regalano sempre e solo soddisfazioni. Non chiedo di meglio.
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
FC: Certo! Penso sia un sito che ti possa permettere di gustare il calcio a 360°
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
FC: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
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