
ESCLUSIVA CP – Francesco Torchia: “La palla è al centro di tutto, è sempre presente nei miei allenamenti, dall’attivazione alla partitella finale”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Francesco Torchia – allenatore dilettante, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Torchia, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Francesco Torchia. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentandoti brevemente ai nostri lettori.

FT: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Francesco Torchia è un ragazzo di 37 anni che vive nella piccola città di Sersale “provincia di Catanzaro” insieme alla mia splendida famiglia. Svolgo il mestiere di consulente energetico. Al pomeriggio come ormai da ben 30 anni, lo trascorro sul campo da gioco dello stadio Ferrarizzi di Sersale, prima da calciatore e capitano dell’Asd Sersale Calcio e negli ultimi anni da allenatore e responsabile del settore giovanile. La mia carriera da allenatore del settore giovanile, inizia da giovanissimo, avevo 19 anni. Per esigenze societarie ed assenza di allenatori, inizio questo percorso con entusiasmo e passione. Ho lavorato con tutte le categorie effettuando un percorso di crescita graduale: piccoli amici – primi calci, U9, U13; passando per U15, U16, U17 ed U19. Non ti nego che abbiamo raggiunto anche ottimi risultati. Da quando ho intrapreso la carriera di allenatore abbandonando totalmente quella da calciatore, la società ha deciso di affidarmi il ruolo di responsabile del settore giovanile, compito difficile perché bisogna saper ascoltare prima di tutto il prossimo, mediare e risolvere i problemi che si creano durante l’arco della stagione.
Nel calcio dei grandi, ho fatto il vice allenatore per tre stagioni e collaborato con quattro allenatori. Ho sempre offerto la mia massima disponibilità rispettando i ruoli senza mai pensare di scavalcare e raggiungere il posto che ricopro oggi in prima.
NB: Nella tua carriera hai ricoperto molti ruoli. Hai lavorato nel settore giovanile, hai fatto il vice. Ora invece ricoprì il ruolo di allenatore. Ritieni che un percorso a step crescenti sia più utile nella formazione di un allenatore?
FT: Secondo il mio punto di vista penso di sì! Lavorare con i ragazzi delle giovanili permette di incidere molto sulla loro formazione e sul loro miglioramento. Il periodo trascorso nelle giovanili è un vero e proprio laboratorio, in cui si possono sperimentare molte cose e ti permette di imparare una dinamica gestionale dello spogliatoio differente. La fase del percorso formativo è essenziale e ti permette di entrare nel mondo dei grandi in maniera più appropriata. Collaborare ed essere il vice allenatore ti leva da alcune responsabilità e ti permette di vedere situazioni sotto altri occhi, senza pressioni che l’allenatore in prima possa avere in quel periodo o momento ed è un bagaglio importantissimo per apprendere e migliorarsi sempre.
NB: Con gli adulti hai dovuto abbandonare l’approccio formativo tipico degli allenatori del settore giovanile?
FT: Assolutamente no! Penso che la formazione a qualsiasi età debba essere sempre rifrescata ed aggiornata, non bisogna tralasciare nulla. Ho una squadra abbastanza giovane ed alcune situazioni vanno proposte e riproposte. Sono molto contento perché anche i più esperti hanno voglia di crescere per continuare a migliorarsi.
NB: Descrivimi il tuo modello di gioco ideale, l’idea del tipo di calcio che ti piace proporre?
FT: Ho un debole per il calcio organizzato. La mia fase di possesso deve avere diverse soluzioni! Le mie squadre devono essere aggressive in entrambe le fasi di gioco. La palla è al centro di tutto, è sempre presente nei miei allenamenti, dall’attivazione alla partitella finale. Voglio che i miei giocatori si sentano coinvolti in tutto quello che svolgiamo.
NB: Recentemente si sta sempre più parlando della direzione futura del calcio che starebbe abbandonando la via del gioco posizionale per quella del calcio relazionale. Nella tua idea di espressione calcistica, dove si pongono le tue squadre?
FT: Nel calcio dilettantistico e nel mio personale, le squadre tendono sicuramente verso quello posizionale, sia per le caratteristiche dei giocatori sia per il gioco ed il modo in cui si riescono a preparare le gare, ma sicuramente ci sono giocatori che hanno caratteristiche e movenze da muoversi più in maniera razionale in base al contesto ed al ruolo che occupano.

NB: Quando sei subentrato che tipo di approccio hai avuto?
FT: Lo posso definire un passaggio “semplice”, poiché come detto in precedenza ci sono nato e cresciuto in questo ambiente. I ragazzi mi conoscevano bene avendo ricoperto il ruolo di allenatore in seconda. Con alcuni di loro ho vissuto anni di spogliatoio, ed alcuni dei più giovani li ho cresciuti nel settore giovanile. Ho cercato di creare un ambiente positivo e consapevole dei propri mezzi. Credo molto nelle loro qualità e caratteristiche. Ogni ragazzo deve mettere al servizio della squadra la cultura del lavoro settimanale ed avere una vita privata fatta di sani principi divertendosi il più possibile una volta entrati in campo.
NB: Quale caratteristiche dovrebbe avere un buon allenatore? E in cosa ritieni che tu personalmente debba migliorare per essere un allenatore migliore?
FT: Non penso ci siano delle linee guida ben precise per diventare un buon allenatore. Nel mondo del calcio nulla è certo e nulla è scontato, bisogna portare avanti i sani principi e le proprie competenze e non avere nessun rimpianto. Si può vincere o perdere! Sicuramente sotto l’aspetto personale ho tanto da migliorare, sono soltanto all’inizio ma di certo la voglia non manca!
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
FT: Mi piace leggere e aggiornarmi sempre! Seguo le vostre pagine con molta attenzione e la propongo a tutti i miei colleghi e non solo. Gli articoli sulle analisi tattiche li giudico ben costruiti e approfonditi. Concludo facendoti i miei complimenti a te Niccolò per il lavoro che stai svolgendo con la tua pagina e con il Catanzaro Calcio Primavera.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
FT: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
CalcioPanchina di Niccolò Brancati – Riproduzione riservata