ESCLUSIVA CP – Mirko Valdifiori: “verticalizzare per un centrocampista è molto importante!”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Mirko Valdifiori – giocatore professionista, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il calciatore Valdifiori, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il calciatore Mirko Valdifiori. Grazie per essere qui! Buon giorno Mirko, iniziamo questa intervista presentandoti in breve ai nostri lettori.
MV: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Mirko Valdifiori è un ragazzo nato a Lugo – provincia di Ravenna – il 21 Aprile 1986.
NB: La tua prima esperienza da calciatore l’hai vissuta nel settore giovanile del Cesena…
MV: Il mio percorso da calciatore inizia all’età di sei anni a Russi, squadra del mio paese – attualmente militante in Eccellenza. All’età di 10 anni ho svolto il primo provino per il Cesena Calcio. Mi reputano idoneo, e, con l’aiuto dei miei genitori si viaggia per Cesena 4 volte alla settimana. Dopo tanti sacrifici e km percorsi, ecco che arriva il sogno che tutti i ragazzi vorrebbero realizzare, esordire nel calcio professionistico. A me è avvenuto con la maglia del Cesena presso lo stadio di Marassi contro il Genoa, un giorno indimenticabile!
NB: Affrontiamo la tua esperienza con la maglia del Napoli. Che anni sono stati?
MV: L’esperienza al Napoli è stata nell’anno 2016. A ripensarci oggi mi vengono ancora i brividi! La mia prima stagione in Serie A è avvenuta con la maglia dell’Empoli. Arriva la mia prima convocazione da mister Antonio Conte in Nazionale. La chiamata del Napoli è per me la ciliegina sulla torta dopo un annata bellissima in terra toscana. Il Napoli è un club europeo importante. Mi ritengo fortunato nell’aver indossato questa maglia e giocato con grandi campioni come Higuain, Mertens e Hamšík. Con questa maglia ho raggiunto anche l’esordio in campo Europeo disputando la competizione dell’Europa League. L’avventura in Campania mi dura una sola stagione, passando al successivo anno al Torino. Ancora oggi ho tanti amici a Napoli. Il popolo napoletano trasmette tanto amore e affetto. La stagione 2016 è stata straordinaria!
NB: C´è stato un allenatore che ti ha aiutato a crescere più degli altri?
MV: Per quello che abbiamo condiviso insieme, l’allenatore che mi ha fatto crescere, è lo certificano i risultati è stato Maurizio Sarri. Con lui ho trascorso 3 anni stupendi ad Empoli disputando una finale Play Off, una vittoria del campionato di Serie B raggiungendo l’approdo in Serie A e una salvezza della categoria che considero una vittoria di un campionato. Mirko Valdifiori viene conosciuto in Serie A grazie al gioco del mister. L’anno di Serie A la squadra da tanti addetti ai lavori era considerata retrocessa già ad inizio stagione. La salvezza la raggiungiamo con cinque giornate di anticipo è con un gruppo di giocatori come Rugani, Mario Rui, Hysaj, Vecino, Saponara e Tonelli, giocatori che attualmente militano con grandi club.
NB: Un buon centrocampista cosa deve avere…C’è in giro un nuovo Valdifiori?
MV: Nella mia carriera con l’aiuto di mister Sarri ho dedotto che un buon centrocampista oltre alle buone doti tecniche che devi possedere di natura debba saper verticalizzare, mandare avanti gli attaccanti in profondità e metterli in condizioni di segnare. Questo è il mio pensiero sul ruolo del centrocampista è per quello che ho fatto in carriera. Oggi il calcio richiede doti atletiche differenti dai mie tempi. Verticalizzare per un centrocampista è molto importante.
NB: Fino ad oggi cosa ti ha dato il calcio e cosa ti ha tolto?
MV: Il calcio fino ad oggi mi ha regalato tante soddisfazioni, ma, anche tanti dolori in un percorso iniziato 20 anni fa. Ho realizzato un sogno che ogni bambino desidera, fare del calcio il proprio lavoro. Io nei momenti duri non ho mai mollato perchè sapevo e percepivo dentro di me quanto era importante giocare a calcio. Questo sport ti regala emozioni. Come anticipato prima, la convocazione con la maglia della nazionale è una gioia forte dove ancora oggi non trovo le parole giuste per poterla descrivere. Aver cantato l’inno di Mameli quelle notti è indescrivibile! Questo sport mi ha tolto sicuramente anche tanto! Lo stare poco tempo libero con le mie figlie e con mia moglie, costretti a seguirmi e viaggiare da Empoli a Napoli, da Torino a Ferrara, da Ferrara e Pescara non è per nulla facile. Spero di recuperare dopo il mio ritiro dal calcio tutto quel tempo perso e non concesso alla mia famiglia come ad esempio i week-end.
NB: Obiettivi per il tuo futuro?
MV: Parlare di futuro in questo momento mi spaventa! Sono in quella fase che non potrò giocare per tanti anni. Chi lo sa a giugno cosa succederà! Arrivi a 37/38 anni che sei cosciente che il campo giocato lo valuti mese dopo mese. Oggi il futuro mi crea blocco e ansia. Spesso mi trovo ha parlare con ex compagni che hanno smesso e raccontano che finito il ruolo del calciatore, dopo inizia un’altra vita. Quando appenderò le scarpette al chiodo mi prenderò un anno per capire cosa fare del mio futuro.
NB: Per concludere una serie di domande dalla risposta secca!
NB: Chi vincerà il campionato di Serie A?
MV: Inter
NB: E la Champions League?
MV: Manchester City
NB: Il miglior Allenatore?
MV: Guardiola
NB: Il miglior giocatore di oggi?
MV: Bellingham
NB: Napoli o Empoli?
MV: Difficile scegliere per me, scelgo il colore azzurro di entrambe
NB: Milan o Inter?
MV: Milan
NB: Real Madrid o Barcellona?
MV: Real Madrid
NB: Un giocatore della Serie A che vorresti come compagno?
MV: Barella
NB: Si o no alla moviola in campo?
MV: No
NB: Il bello del calcio?
MV: Il calcio è magia, regala emozioni
NB: Il brutto del calcio?
MV: Dispiace quando succede qualche episodio di razzismo negli stadi e fuori
NB: Una bandiera su tutte?
MV: Maldini
NB: Quale maglia vorresti indossare un giorno?
MV: Russi “per chiudere il cerchio da dove sono partito”
NB: Uno stadio nel quale ti piacerebbe giocare?
MV: Santiago Bernabeu
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
MV: Niccolò ringrazio Te e il Tuo sito. Un saluto a Te e ai lettori.
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