ESCLUSIVA CP – Mario Magarò: “senza sacrificio non si arriva da nessuna parte!”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Mario Magarò – allenatore dilettante, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Magarò, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Mario Magarò. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentando in breve ai nostri lettori le sue origini calcistiche.
MM: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Mario è un ragazzo di 30 anni. Ho iniziato a tirare i primi calci al pallone all’età di 6 anni. Il mio percorso calcistico inizia con la Real Cosenza nell’attività di base. Proseguo nei giovanissimi con la squadra del mio paese – il Castiglione Calcio – arrivando al primo anno di allievi vestendo la Popilbianco. Breve la parentesi nel Benevento Calcio. Mi trasferisco al Cosenza Calcio restandoci per quattro stagioni disputando le categorie allievi nazionali -berretti – juniores nazionali, concludendo con l’esordio in prima squadra. Montalto, Morrone e Brutium Cosenza le successive maglie indossate. Oltre al calcio ho conseguito il percorso di studi in Scienze Politiche. Nel 2020 ho preso parte al corso Licenza D, concludendo nel 2023 con il corso UEFA C. Unendo questi due bellissimi percorsi dopo tanti sacrifici e sforzi ho ottenuto l’abilitazione come allenatore base UEFA B.
NB: Le esperienze che hai vissuto in passato da allenatore?
MM: Inizio il mio percorso da istruttore nella società ABC Cosenza, una realtà sana e pulita dove ho lasciato un pezzo del mio cuore. Guido per due stagioni il gruppo pulcini nelle vesti di un ruolo abbastanza delicato, l’allenatore. Successivamente arriva la chiamata “inaspettata” della Morrone, non ci penso un attimo e accetto!.
NB: Sei alla Morrone da due anni. Nella prima stagione hai ottenuto la vittoria del campionato Under 17 Elitè, ci racconti quali sensazioni si provano nel vincere un titolo così importante?
MM: Inizio ringraziando l’ A.C. Morrone, una società seria e all’avanguardia. Un secondo ringraziamento lo rivolgo per due persone in particolare: il Presidente Raffaele Pizzino e il mio maestro calcistico mister Maurizio Guzzo, per aver creduto in me e avermi dato questa grande opportunità di allenare.
Rispondendo alla tua domanda, inizio questa nuova avventura in un campionato difficile come quello degli Allievi Élite. E’ stato tutto un crescendo, giorno dopo giorno, mese dopo mese. Il percorso nasce da una posizione al settimo posto. Risaliamo la classifica, disputiamo i play off a fine anno e addirittura arriviamo ad alzare il titolo regionale nello storico Marco Lorenzon contro il Rende Calcio. Una storia assurda, inaspettata, magica non so che aggettivi usare per descrivere quel momento. Raggiungere un traguardo così importante al mio primo anno con i più grandi è inaspettato. Concludo ringraziando i miei ragazzi che si sono impegnati dal primo giorno senza mollare mai di un solo centimetro, porterò loro e quel momento per sempre nel mio cuore.
NB: Quali sono le caratteristiche della categoria che alleni in questa stagione?
MM: Quest’anno ho l’incarico di guidare l’Under 19 della Morrone e sono il vice allenatore della prima squadra che milita in Eccellenza. In prima squadra ho avuto il piacere ad inizio stagione di collaborare con Mister Guzzo, attualmente collaboro con Mister Paschetta.
La mia U19 è composta da ragazzi fantastici con valori tecnici e umani importanti, difficili da trovare al giorno d’oggi. Per quanto riguarda la stagione proveremo a migliorare lavorando giorno dopo giorno. Non ci poniamo limiti, ma rimaniamo sempre con i piedi per terra.
NB: Veniamo al campo. Quali sono i principi del tuo modello di gioco?
MM: Non ho un modello di gioco standard. Mi piace variare a seconda dei calciatori che ho a disposizione. Credo che un bravo allenatore debba saper riconoscere il materiale che ha a disposizione mettendo i suoi calciatori nelle migliori condizioni possibili per potersi esprimere. Sicuramente mi piace un gioco propositivo, dinamico e intenso. Mi dedico molto alla fase di non possesso e alla fase difensiva. In questi 2 anni ho utilizzato più di un modulo. Penso che comunque non siano tanto questi numeri a fare la differenza. Nel calcio è importante avere un’organizzazione tattica e lavorare tanto sull’aspetto psicologico dei ragazzi. Nel mio spogliatoio cerco di rendere partecipi tutti, stimolandoli ogni giorno. Senza un gruppo sano non si arriva da nessuna parte!
Ho ancora tanto da imparare, cerco giorno dopo giorno di studiare, aggiornarmi e aggiungere sempre qualcosa senza accontentarmi mai!
NB: Quali sono gli allenatori a cui ti ispiri?
MM: Seguo molto il campionato della Premier League. Apprezzo anche i nostri campionati Italiani. Mi piace molto il calcio di Guardiola e De Zerbi. Resto affascinato dalla gestione delle squadre di mister Ancelotti.
NB: Quale messaggio vuoi mandare ai tuoi ragazzi?
MM: Ai ragazzi dico di lavorare per migliorare giorno dopo giorno. Mai sentirsi arrivati o soddisfatti. Importante e fondamentale la formazione scolastica per il loro percorso di vita e di crescita. Sognare perché alla fine la vita è anche questo, restando sempre con i piedi per terra.
NB: L’ultima domanda riguarda noi, conosci CalcioPanchina.it? Cosa pensi del sito?
MM: Si conosco il sito. Reputo Niccolò un ragazzo serio, appassionato e preparato. Sentiremo parlare di lui!
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
MM: Niccolò ringrazio Te e il Tuo blog. Un saluto a Te e ai lettori
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