ESCLUSIVA CP – Daniele Franzese: “oggi sono al Marca però mi sento pronto per il calcio dei grandi”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Daniele Franzese – allenatore dilettante, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Franzese, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del sito CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Daniele Franzese. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentando ai nostri lettori chi è Daniele Franzese.
DF: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: Daniele Franzese è un uomo di 40 anni che pratica lo sport del calcio dall’età di 5 anni. Concluso il percorso del settore giovanile e calcio dilettantistico, intraprendo all’età di vent’anni la strada di allenatore in contemporaneamente al mio percorso di studi in scienze motorie. Un lungo viaggio dove mi ha portato ad allenare ogni categoria del settore giovanile dai primi calci alla juniores regionale arrivando quest’anno alla prima squadra con il Marca, società militante nel campionato di Seconda categoria. Mi preme sottolineare che la mia esperienza nella scuola calcio è stata fondamentale per il mio percorso di crescita umana e professionale. Avere la fortuna di allenare per anni in realtà come Pro Cosenza, Real Cosenza ed Eugenio Coscarello è un bagaglio importante di cui vado fiero. Oggi sono al Marca però mi sento pronto per il calcio “dei grandi “.
NB: Leggendo la classifica del FC Marca, ti aspettavi tutto questo all’inizio della annata e quand’è che hai capito che c’era la possibilità di arrivare a questi risultati?
DF: Per natura sono ambizioso e pretendo sempre il massimo da me e da chi mi circonda sul campo. Le aspettative erano e sono alte. Per il momento stiamo facendo bene, ma l’obiettivo da raggiungere è ancora lontano, a maggio tireremo le somme. Noi allenatori come ben sai veniamo giudicati esclusivamente per i risultati ottenuti.
NB: Qual è il segreto della squadra per avere questi numeri?
DF: Nessun segreto per la mia squadra. Il lavoro sul campo che deriva da un attenta ed oculata programmazione è la base, poi il resto lo fanno i giocatori, la società e l’ambiente. Per far bene ogni componente deve remare in un unica direzione. Fare gruppo per noi significa coinvolgere, creare attenzione e partecipazione da parte di tutti al progetto squadra.
NB: Lavori sul gruppo con uno staff, ce lo vuoi descrivere e illustrare i compiti di ognuno?
DF: Certo, lo staff tecnico è fondamentale. Sul campo siamo in 3 a lavorare, anzi in 4 compreso il nostro instancabile magazziniere Longo che cura il materiale e l’attrezzatura sportiva. La parte tecnico-tattica la condivido con il mio collaboratore tecnico Giuseppe Varriale, assieme a lui ci occupiamo anche della parte atletica curando l’aspetto motorio dei ragazzi. Chiude il mio staff mister Crocco, responsabile tecnico dei portieri.
NB: Veniamo al campo. Quali sono i principi del tuo modello di gioco?
DF: Nel calcio attuale ogni allenatore deve essere bravo ad adattare il modulo alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Nella mia esperienza questo concetto mi ha sempre aiutato nella gestione della squadra e dei singoli. La mia idea in termini di principi di gioco, è rapportata ad calcio aggressivo, dinamico, che lasci comunque spazio alla fantasia del singolo. Le mie squadre devono possedere una mentalità eclettica.
NB: Obiettivi per il tuo futuro?
DF: Terminare al meglio la stagione raggiungendo l’obiettivo massimo della promozione. Continuare a crescere a livello personale cercando di arrivare più in alto possibile. Mi piacerebbe allenare un domani nei professionisti, ma la strada da fare è ancora tanta e lunga!
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
DF: Niccolò ringrazio Te e il Tuo blog. Un saluto a Te e ai lettori
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