ESCLUSIVA CP – Rafa Torrejon: “nello sport non si smette mai di imparare”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Rafa Torrejon – allenatore professionista, considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso il mister Torrejon, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno a tutti i nostri amici lettori del blog CalcioPanchina di Niccolò Brancati. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi il mister Rafa Torrejon – allenatore di Calcio a 5. Grazie per essere qui! Buon giorno mister, iniziamo questa intervista presentandoti ai nostri lettori.
RT: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: mi chiamo Rafa Torrejón, sono un allenatore professionista, in possesso del Uefa Pro de Calcio a 5 grado e grado superiore in gestione di enti sportivi. Ho 38 anni, originario di Cadice nel sud della Spagna. Svolgo questo mestiere da quando avevo 20 anni. Alleno in Italia da 6 anni, sono stato in squadre come Real Rieti C5, Active Network, Futsal Regalbuto e Prato Calcio 5. Mi reputo un allenatore intenso, lavoro con passione e sacrificio, perché penso sia l’unico modo per ottenere risultati.
NB: Raccontaci qual’è il tuo rapporto con il calcio a 5
RT: Il calcio a 5 per me è uno stile di vita con il quale sono partito da giovanissimo, scegliendo in seguito il ramo dell’allenatore. Fin da subito avevo le idee chiare, una di queste era di lavorare per la mia passione. Lavorare nel tuo hobby è molto gratificante. Il calcio a 5 per me è tutto, mi ha dato tanto, amici e persone molto importanti per la vita.
NB: Cosa ti ha spinto a fare l’allenatore? Il desiderio di allenare o qualcuno/qualcosa ti ha portato a fare questa scelta?
RT: Come dicevo prima, è stata una scelta fatta molto presto. Penso che una persona deve nascerci, per svolgere questo magnifico ruolo. Divento allenatore perché nel mio passato Under19, il club aveva venduto la squadra ad un’altra città portando delusione e amarezza nello spogliatoio. Inizio a lavorare da solo per poter pagare la competizione. Questo è accaduto 18 anni fa!.
NB: Passiamo alla parte tecnica, come suddividi l’organizzazione degli allenamenti dei tuoi ragazzi? Quanto tempo dedichi all’allenamento?
RT: Tengo in conto la strutturazione preventiva che realizzo e raggiungo. L’organizzazione può essere suddivisa in fasi:
– la fase di analisi
– prevenzione
– programmazione
– realizzazione
– controllo
Gli obiettivi devono presentare una formulazione chiara, accessibile e specifica, in modo oggettivo per raggiungerli.
Divido le mie sessioni di allenamento con:
– introduzione al riscaldamento
– parte principale
– defaticamento
Sono generalmente strutturati in un’ora e mezza.
Prestiamo attenzione al contesto in cui ci troviamo, all’età, alla categoria in cui competiamo e alle risorse.
NB: Qual’è il ricordo più bello legato al tuo sport?
RT: Ho moltissimi ricordi indimenticabili, ma come si sente dire, la prima volta non si dimentica mai. Il mio primo anno in Italia al Real Rieti Calcio 5 è stato un anno spettacolare, sia dal punto di vista sportivo che personale. Non dimentico il giorno in cui il presidente ha regalato a ciascuno di noi una targa da campioni della stagione. In quel momento in cui la ricevi, è pura soddisfazione.
NB: Cosa diresti ad un bambino per convincerlo a giocare a Calcio a 5?
RT: Vuoi divertirti? Vieni a giocare a calcio a 5, uno sport dove vivrai emozioni uniche, dinamicità, intensità, velocità, tecnica e tattica insieme ti portano a grandi successi, cambiando destinazione di una partita in pochi secondi finché non suona il clacson.
Sport ricco di puro spettacolo e divertimento.
NB: Come giudichi il progetto di CalcioPanchina di Niccolò Brancati?
RT: Con il suo grande lavoro e dedizione, avvicina il più possibile il nostro sport. Aiuta con continuità la crescita, insegnando che nello sport non si smette mai di imparare. Siamo in continua formazione con il grande lavoro che svolge. Ci facilita la conoscenza della metodologia e le esperienze nei grandi professionisti. Il campo dello scouting è uno dei più importanti rami del professionismo.
Complimenti per l’ottimo lavoro che fai.
NB: Nel tuo futuro che progetti ci sono?
RT: Colgo l’occasione per ufficializzare la mia nuova avventura con la Gear Piazza Armerina, militante in serie A2 in Italia. La scelta per questa piazza, è stata fatta con grande emozione e passione, verso un progetto che sposa la mia stessa filosofia di calcio. In un futuro più lontano i miei pensieri sono gli stessi di quando ho iniziato: allenare nell’Elitè in serie A1.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
RT: Niccolò ringrazio Te e il Tuo blog. Un saluto a Te e ai lettori
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