ESCLUSIVA CP – Luigi Gemelli: “il settore giovanile deve puntare alla formazione del calciatore sotto tutti i punti di vista”
In esclusiva, ai microfoni di Calciopanchina di Niccolò Brancati, presentiamo Luigi Gemelli – una vita sui campi di calcio e, oggi, professore, istruttore e allenatore è considerato un riferimento sportivo e umano
Presentata da Niccolò Brancati, ecco l’intervista che ci ha concesso mister Gemelli, a cui vanno i più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità.
NB: Buongiorno, grazie per essere qui. Ciao Luigi, hai ottenuto il patentino Uefa B. Ci puoi spiegare come hai ottenuto questo attestato e quali passi hai dovuto compiere?
LG: Buongiorno, è un piacere anche per me. Ciao Niccolò: ho ottenuto il patentino UEFA B circa 10 anni fa spinto dalla voglia e dal desiderio di fare l’allenatore. Passione per questo sport, che coltivo da bambino e che ancora oggi mi porta ad avere grande entusiasmo e stimolo a migliorarmi e cercare di far bene.
NB: Hai allenato il settore giovanile del Catanzaro, passando per Prima categoria e Promozione. Quali sono le principali differenze che hai riscontrato nelle diverse categorie?
LG: La mia esperienza di circa 10 anni è un mix di settore giovanile e prime squadre. Differenti ovviamente gli obiettivi tra grandi e piccoli. Per il settore giovanile bisogna puntare alla formazione del piccolo calciatore sotto tutti punti di vista, e sopratutto non avere mai come obiettivo principale la vittoria delle partite.
NB: Come ti rapporti con i diversi ragazzi che alleni? Che tipo di approccio dai alla tua metodologia di lavoro e di confronto con i tuoi giocatori?
LG: Il mio principale obiettivo è creare un rapporto di empatia con ogni singolo individuo e sopratutto creare un rapporto di stima e fiducia reciproca. Cambia sicuramente il modo di approccio in base ad età e carattere del ragazzo, ma la cosa più importante è che tutti , dal più grande al più piccolo, dal più bravo al meno bravo , ecc, vengano trattati allo stesso modo. Solo così puoi ottenere la fiducia e la stima da ogni tuo calciatore.
NB: Insegni educazione fisica a scuola. Come ti sei trovato ad affrontare questo nuovo anno scolastico? Quali modifiche hai dovuto apportare per far svolgere esercizi o giochi ai tuoi alunni?
LG: Insegno scienze motorie e sportive in un liceo scientifico, è un lavoro che amo e che mi gratifica. L’anno scolastico passato sappiamo tutti come è finito, il nuovo che sta per cominciare sarà sicuramente “ diverso”, soprattutto per quel che concerne la mia disciplina. A scuola si preferirà a fare più attività fisica individuale che in gruppo.
NB: Stai partecipando a un corso di match analyst: ci puoi spiegare in cosa consiste?
LG: In questo periodo sto frequentando un corso di match Analysis con la Sics. Un corso che serve per formare una figura che nel calcio sta diventando sempre più importante soprattutto a livello professionistico. Obiettivo è quello di dare un supporto all’allenatore fornendo dati e analisi della propria squadra o avversaria e delle caratteristiche dei singoli calciatori.
NB: I tuoi obiettivi quali sono in futuro? Oltre al calcio pensa di inseguire altri obiettivi in sport diversi?
LG: Il mio obiettivo principale è quello di migliorarmi sempre. Da insegnante di scienze motorie e sportive ho la possibilità di di insegnare altri sport, ma fuori dalla scuola il calcio rimane sicuramente lo sport che preferisco fare.
NB: Grazie mille per aver risposto alle nostre domande, a presto e in bocca al lupo per tutto!
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